L’Iridologia Olistica, benché non costituisca un metodo diagnostico, è una pratica naturopatica che, attraverso la lettura morfologica e cromatica dell’iride permette di conoscere la condizione psico-fisica, di riconoscere la sede e l’origine degli squilibri e di individuare a quale costituzione e sottocostituzione appartiene la persona osservata, indipendentemente dalla presenza o meno di una patologia in atto.
Dall’analisi iridea, secondo un’ottica naturopatica-emozionale-organicista, l’operatore iridologo è in grado di formulare un’ipotesi sulla capacità di riequilibrio funzionale del soggetto affinché lo stesso possa mettere in atto le proprie capacità di auto-recupero fisiologico.
L’iridologia non è un metodo per fare diagnosi, è piuttosto un metodo di analisi della parte colorata dell’occhio, che nasce dall’intento di valutare gli squilibri psico-fisici dell’individuo.
Valutando la struttura della trama iridea è possibile risalire a diversi aspetti:
- costituzione genotipica e fenotipica
- informazioni sull’equilibrio psico-neuro-endocrino
- potenziale energetico individuale
- sovraccarico tossinico
- capacità di eliminazione dei residui tossinici
- cause degli squilibri
- sovraccarico umorale
Privilegia l’analisi della funzionalità emuntoriale, cioè capacità di eliminazione di scarti metabolici e tossinici; la forza vitale; equilibrio del metabolismo minerale; acidosi a livello dei tessuti.
Possiamo affermare, dunque, che il rimedio va ricercato tra la costituzione e la diatesi. Con l’approccio diatesico si ha l’obiettivo dell’esame iridologico che ci permette di individuare il biotipo specifico che è’ costituito da un insieme di fattori costituzionali, i quali sono simili nei soggetti per predisposizione, e da un insieme di squilibri psico-fisici.